Chiesa Di San Martino - Comune di Agerola
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Chiesa Di San Martino
Tipologia : Chiesa - Edificio ecclesiastico dedicato al culto cristiano e alle funzioni religiose
Epoca: Incerta
Località: Campora
Indirizzo: Via Matteo Renato Florio - Agerola
Inquadramento urbanistico:
La chiesa è da sempre testimone di rilevanti avvenimenti sociali di Agerola; scelta per il sepolcro del generale Avitabile e come sede di strutture che operavano per la pace, fu scena dell’importante evento in cui, molto probabilmente, fu piantato, nella piazzetta adiacente, l’Albero della Libertà.
Notizie storico-critiche
Fondata in epoca anteriore al XV secolo, la chiesa intitolata a San Martino, già dedicata a S.Maria di Loreto, è una delle tre chiese di Campora che hanno resistito negli anni alla demolizione o degrado irreversibile. La chiesa fu sede della corporazione di beneficenza, il Monte di Dio e dei Morti, fondata sotto il duca Piccolomini. Fu nel settecento che l’arcivescovo M.Bologna, dopo la visita pastorale compiuta per verificare lo stato della chiesa, ordinò la demolizione di alcune cappelle tra cui quella intitolata a S.Antonio degli eredi di Lorenzo Avitabile. Restarono attive quella del Rosario, del Salvatore, l’altare di S.Giovanni, l’altare di S.Trofimena e la cappella di S.Vincenzo fondata di Camporesi. Nel 1799, a simboleggiare la nascente Repubblica Napoletana, presumibilmente nelle immediate vicinanze della chiesa fu piantato l’Albero della Libertà durante una manifestazione alla quale parteciparono anche gli esponenti ecclesiastici. La chiesa fu dotata di campane nel 1844 e solo un anno dopo, a seguito di un violento temporale l’edificio subì ingenti danni e fu oggetto di interventi strutturali. Restaurata dopo l’evento sismico del 1980, oggi è ben conservata.
Descrizione
La chiesa si sviluppa planimetricamente a navata unica su cui si aprono le cappelle appartenute alle famiglie gentilizie di Campora. Rilevante è la tomba monumentale del generale Paolo Crescenzo Martino Avitabile che, morto nel 1850 nel suo castello di San Lazzaro fu sepolto nella chiesa di San Martino Vescovo, nella parete attigua alla sua casa natia. Il fronte della chiesa si presenta semplice, disadorno ed è affiancato dalla possente torre campanaria a pianta quadrata, che si compone di quattro ordini sovrapposti, marcati da uno sporgente cornicione. I livelli sono tracciati da lineari modanature e si alleggeriscono al terzo con alti fornici arcuati e al quarto dove la pianta diventa ottagonale e le bucature riprendono il ritmo inferiore.
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